Le celebrazioni dell'Arma e della nostra sezione A.N.C.

Anniversario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri

La data celebrativa dell'Annuale di fondazione dell'Arma è il 5 Giugno di ogni anno, data che coincide, rinnovandone il ricordo, con la concessione della prima M.O.V.M. all'Arma stessa, decretata il 5 giugno 1920 per l'eroica partecipazione dei Carabinieri alla prima Guerra Mondiale con la seguente motivazione: "Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d'Italia".


E ad imperitura memoria del V.Brig. SALVO D'ACQUISTO

 ESCAPE='HTML'

Inno dell'Arma


Inno dell'Associazione Nazionale Carabinieri, comp.Col. M° V. Borgia



Celebrazione della Virgo Fidelis Patrona dell'Arma

La ricorrenza della Patrona dell'Arma si celebra il 21 novembre di ogni anno in concomitanza ed a perenne ricordo della gloriosa pagina scritta dal "1° Gruppo Carabinieri" alla sella del Culqualber (Etiopia) nel 1941 che, dopo lunga serie di strenui combattimenti dal 6 agosto trovò epilogo il 21 novembre allorquando il comandante, magg. Serranti, seppur ferito rifiutò i soccorsi e rimase sul posto incitando i suoi uomini a persistere nella lotta.
Intorno al loro comandante, che dava un sì alto esempio di virtù militari, essi lottarono con tutte le forze ed ancor più quando videro di lui far scempio da baionetta nemica che gli squarciò l'addome.
Seppur soverchiati, con prode coerenza militare, i suoi Carabinieri infatti preferirono cadere piuttosto che arrendersi.

******************************************************************

Virgo Fidelis, quale Patrona dell’Arma dei Carabinieri, fu scelta l'11 novembre 1949, data della promulgazione di uno specifico “breve apostolico” da parte di papa Pio XII.
Il titolo di Virgo Fidelis, proposto con voto corale dai cappellani militari dell'Arma e dall'Ordinariato militare per l'Italia, era stato correlato al motto araldico dell'Arma (Nei secoli fedele) dall'arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone che nel 1949 era ordinario militare. L'arcivescovo compose anche il testo della Preghiera del Carabiniere alla Virgo Fidelis, che qui riproponiamo.

Per lo stesso tema inseriamo anche i video dell'INNO CANTATO alla Virgo Fidelis e la PREGHIERA DEL CARABINIERE.
 

 ESCAPE='HTML'

Commemorazione del Gen. Alessandro Negri conte di Sanfront

Riportiamo alcuni cenni biografici dell'illustre mèntore della sezione condottiero, tra l'altro, della memorabile carica di Pastrengo:
" ........Frattanto, il 23 febbraio 1832, sul cappello del Carabiniere apparve per la prima volta la granata con fiamma: diventerà uno dei simboli più caratterizzanti dell’Istituzione. Subito dopo, il 25 giugno 1833, i Carabinieri adottarono il pennacchio rosso-blu, a piume corte per sottufficiali e militari di truppa, a piume lunghe e ricadenti a “salice piangente” per gli ufficiali. Ma gli anni ’40 del XIX secolo saranno indimenticabili per il nuovo vento di libertà, indipendenza ed uguaglianza che attraversava tutta l’Europa, e con essa il Regno di Sardegna: l’8 febbraio 1848 Re Carlo Alberto aveva proclamato lo Statuto, la prima Carta costituzionale italiana (rimase vigente per un secolo), certamente ancora limitata per quanto riguardava i diritti del popolo e quelli individuali, ma certamente tale da porre le basi per un tremendo contrasto con l’Impero Asburgico, difensore dello status quo stabilito con la Restaurazione: e fu subito guerra! 
Per la prima volta l’Armata Sarda adottò il tricolore in una guerra che non fu solo per l’indipendenza, ma anche per difendere i nuovi ideali contro un nemico enormemente più forte. Venne disposta la mobilitazione di 434 carabinieri a cavallo, ordinati in tre squadroni e tre mezzi squadroni. I tre squadroni di guerra costituirono un Corpo di cavalleria di riserva al servizio diretto del Re, con la possibilità di essere impiegati in combattimento. 
La loro importanza risultò chiara nell’episodio di Pastrengo del 30 aprile 1848: Re Carlo Alberto si era esposto troppo al fuoco avversario e rischiava di essere catturato da fucilieri austriaci. Il comandante degli squadroni, Maggiore Alessandro Negri di Sanfront, non esitò un attimo a far scattare la carica: l’irruente ed inarrestabile impeto dei Carabinieri non solo valse la salvezza del Re, ma elettrizzò talmente l’Armata Sarda che la giornata poté concludersi con una meravigliosa vittoria. 
La Bandiera di Guerra dell’Arma Carabinieri verrà decorata con una Medaglia d’Argento al Valor Militare per tale episodio."

Ma non dimentichiamo che oltre ad essere stato Senatore del Regno, egli nel 1872,  ad onore della nostra città, a Chiavari ricoprì anche le cariche di Consigliere comunale e di Assessore anziano facente funzioni di Sindaco, e l'anno successivo ne divenne Presidente del Consiglio comunale e della Giunta municipale. 
Quivi, a perenne ricordo, ne vengono ospitate le spoglie nel cimitero parrocchiale di San Michele di Ri Alto, ove il 30 Aprile di ogni anno la nostra Sezione ne commemora sacralmente la figura con celebrazione della S. Messa e deposizione di corona d'alloro.

  • La carica di Pastrengo, dipinto di Sebastiano_De_Albertis -M
  • Lettera alla madre